di Lorenzo Zanchi – Dottore Magistrale in scienze agrarie
L’agriturismo rappresenta un’opportunità concreta e strategica per il sostegno al reddito agricolo, la promozione della sostenibilità ambientale e sociale e la valorizzazione delle aree rurali, contrastando lo spopolamento.
UN SETTORE IN CRESCITA
Tale forma di diversificazione, ha assunto un ruolo sempre più strategico per l’agricoltura italiana. Nel 2022, l’Istat ha rilevato in Italia 25.849 aziende agrituristiche, un numero in crescita costante (del 5,9% rispetto al 2019, superando i livelli pre-pandemici). Sempre nel 2022, il valore della produzione del comparto ha superato i 1,5 miliardi di euro (+22% rispetto al 2021): il più alto tasso di crescita tra tutte le attività connesse all’agricoltura. Nel 2022, le presenze hanno raggiunto i 15 milioni (+29,2%), con una ripresa trainata anche dal turismo internazionale.
Oggi oltre il 64% dei comuni italiani ospita almeno un’attività agrituristica. Anche in Lombardia il comparto ha mostrato una crescita positiva (1.738 agriturismi) con un aumento rispetto al 2019 del +3,0%.
Le aziende agrituristiche mostrano caratteristiche strutturali più solide e una maggiore dinamicità rispetto agli altri comparti: innovazione, digitalizzazione, e-commerce e un’alta incidenza di imprese a conduzione femminile (35%) e di giovani imprenditori. L’età media dei titolari è inferiore di circa 7 anni rispetto al resto del comparto agricolo. L’attrattività che l’agri-turismo esercita sulle nuove generazioni rafforza l’offerta di esperienze autentiche, sostenibili che valorizzano il patrimonio rurale e culturale dei territori.
QUADRO NORMATIVO E INCENTIVI
La crescita dell’agriturismo è favorita da un quadro normativo nazionale e regionale chiaro e orientato allo sviluppo del comparto. Mentre a livello nazionale lo svolgimento dell’attività agrituristica è regolamentato dalla Legge n. 96 del 20 febbraio 2006, in Lombardia la Legge Regionale 31/2008, all’art. 150, riconosce e promuove la multifunzionalità dell’azienda agricola, valorizzando l’agriturismo come attività connessa all’agricoltura e strumento per l’integrazione del reddito, la tutela del paesaggio e la valorizzazione dei prodotti tipici.
Il Regolamento Regionale 5/2020 ne definisce le modalità attuative, dalla somministrazione di pasti all’ospitalità, includendo anche forme innovative come l’agricampeggio e le attività didattiche e sociali.
A supporto delle imprese agricole interessate ad avviare o potenziare attività agrituristiche, Regione Lombardia ha attivato l’intervento SRD03 “Investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione in attività non agricole”, finanziato nell’ambito del Piano Strategico della PAC 2023–2027. Con una dotazione di 5 milioni di euro rivolte a sostenere opere di ristrutturazione, restauro e manutenzione straordinaria di edifici rurali da destinare all’agriturismo. L’intervento, con contributo massimo di 300.000 euro, con percentuali diversificate (fino al 50% nelle aree montane, più ulteriore 10% per i giovani agricoltori).
REGIONE LOMBARDIA: MISURA A SOSTEGNO DELLE IMPRESE AGROINDUSTRIALI – SRD 13 – SRD 22
Al fine di sostenere piani d’investimento da 1 a 5 milioni di Euro, le imprese che operano nell’ambito della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli hanno ora a disposizione il bando dedicato che supporta attraverso un contributo in conto capitale pari al 20%, un finanziamento a tasso zero con Finlombarda e il rimanente 50% attraverso un finanziamento a condizioni di mercato con un intermediario finanziario convenzionato con Finlombarda e scelto dal richiedente. Tale misura risulta cumulabile con Credito imposta 4.0 e garanzie pubbliche (ISMEA, MCC), ma nel limite massimo del 65%. Non è invece cumulabile con Piano Transizione 5.0. Gli interventi ammissibili riguardano: costruzione, ristrutturazione di immobili relativi all’attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli; acquisto di nuovi impianti e strumentazioni informatiche se direttamente connesse agli investimenti finanziati.
Per le cooperative i pre-requisiti per accedere sono: avere la qualifica IAP e che materia prima dei soci deve costituire almeno il 70% del totale trasformata sulla linea oggetto di finanziamento.
Il termine per la presentazione delle domande è fissato per il 15 dicembre 2025.
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PERCORSO FORMATIVO: GESTIRE UN PUNTO VENDITA CON COMPETENZA E VISIONE
Il punto vendita è uno spazio dove si costruiscono relazioni, si trasmettono valori e si racconta l’identità dell’impresa. Per questo, CIS e Consorzio Koinon, ente formativo del sistema di Confcooperative Brescia, proporranno per fine anno un percorso formativo dedicato alla gestione del punto vendita, rivolto a coloro che gestiscono punti vendita diretti di prodotti alimentari. Durante il percorso saranno sviluppate competenze pratiche e immediatamente spendibili sul campo che riguardano anche temi chiave come la cura empatica della relazione con la clientela, le strategie di fidelizzazione, la valorizzazione degli elementi distintivi del punto vendita e relative tecniche di comunicazione e narrazione.
Per garantire un apprendimento dinamico, la formazione alternerà parti teoriche a simulazioni interattive. A guidare il percorso sarà Fabrizia Reali, consulente e formatrice con oltre dieci anni di esperienza. In chiusura del percorso, i partecipanti avranno inoltre l’opportunità di accedere a un incontro consulenziale gratuito e personalizzato, durante il quale la docente potrà approfondire le specificità di ciascuna realtà aziendale, offrendo spunti mirati per il miglioramento e la crescita.
Un’occasione da approfondire per chi desidera trasformare il proprio punto vendita in uno spazio di relazione, valore e identità.
Per maggiori informazioni:
koinon@confcooperative.brescia.it | 0303742226
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Fonte: Ismea-RRN (2024), Agriturismo e multifunzionalità – Scenario e prospettive)
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