Di Francesco Vassalli – Dottore Magistrale in lettere, comunicazione multimediale, media e nuovi media
Le cooperative costruiscono un mondo migliore» è il tema con cui l’Assemblea delle Nazioni Unite ha proclamato il 2025 «Anno internazionale delle cooperative», protagoniste di questa ricorrenza per la seconda volta nella storia dopo l’esperienza del 2012.
La prima volta sono state scelte per il loro impatto sulla riduzione della povertà, per la generazione di occupazione e per l’integrazione sociale mentre, quest’anno, il tema sottolinea l’impatto globale e duraturo prodotto dalle cooperative e ne mette in luce il modello quale soluzione cruciale per affrontare le sfide globali protagoniste del contesto storico e sociale attuale.
Un anno fitto e ricco di iniziative iniziato già a gennaio con l’incontro a Bruxelles tra Confcooperative e una delegazione di europarlamentari italiani durante il quale sono stati trattati e condivisi tanti e diversi temi e linee guida del fare cooperativo: agricoltura, agro-alimentare, economia, finanza e, ovviamente, sociale. Ai rappresentanti europei è stato spiegato l’impatto della compagine cooperativa all’interno della società e «dell’economia europea all’interno della quale l’economia sociale rappresenta una componente fondamentale con 4,3 milioni di imprese – ha commentato Maurizio Gardini, presidente nazionale di Confcooperative – e oltre 11,5 milioni di occupati. Di questi 1,3 milioni sono oc-cupati dalla cooperazione italiana e circa la metà di loro lavora nelle 16.500 imprese associate a Confcooperative che, insieme, rappresentano il 4% del Pil».
La decisione dell’ONU «non potrebbe essere stata – ha spiegato Li Junhua, sottosegretario generale del dipartimento degli Affari economici e sociali delle Nazioni Unite – più tempestiva, i contributi innovativi delle cooperative per lo sviluppo sostenibile saranno cruciali per accelerare i progressi nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) mentre ci avviciniamo al 2030 e questo secondo Anno Internazionale delle Cooperative sarà un’opportunità per mobilitare tutte le parti interessate a sostenere ed espandere le cooperative ovunque, rafforzando il loro contributo per un mondo migliore».
Tra le indica-zioni per il 2025, alcune linee guida e obiettivi ben precisi: la creazione di un ambiente favorevole alle cooperative da parte dei governi, la promozione delle cooperative da parte delle istituzioni e delle agenzie di sviluppo attraverso l’educazione, il rafforzamento delle capacità e la facilitazione della collaborazione internazionale, la comprensione da parte del pubblico dell’identità delle cooperative e il sostegno alle loro iniziative. «L’economia sociale europea – ha concluso Gardini di ritorno dall’incontro europeo – può contare sulle cooperative come leve strategiche per un’Europa più forte, coesa e resiliente».
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