PASSIONE E PARTECIPAZIONE

Grandi avvenimenti per “noi del CIS” in questi mesi. Abbiamo incominciato il 16 e il 18 maggio con le Assemblee di approvazione dei bilanci di Comisag, Comazoo e Comab, e concluso il 3 luglio con l’Assemblea di Agricam.

Poi l’evento del 10 giugno, un successo per la cooperazione (Bcc Garda e CIS) che coinvolgendo istituzioni, enti e associazioni, unendo le competenze e superando le difficoltà, è stata promotrice di Agri Culture Festival, una manifestazione che ha saputo riattivare le radici agricole del nostro territorio.

Il 50° di Agricam non può non essere visto come un traguardo ma deve essere vissuto come una nuova linea di partenza che ci vede, ancora una volta, tutti pronti.

Mi vengono in mente, guardando questi eventi, due parole: PASSIONE e PARTECIPAZIONE che sono nel nostro dna, nel nostro essere e nel nostro agire.

Il 1° gennaio del 1948, quindi 75 anni fa, entrava in vigore la nostra Costituzione e subito dopo, il 18 aprile del 1948, gli italiani andarono alle urne per le prime elezioni politiche. Ai seggi si presentò il 92% degli aventi diritto.

Molti di noi hanno ascoltato i racconti dei nonni e dei padri di come è stato vissuto l’immediato dopoguerra, di come hanno affrontato una situazione che non poteva definirsi semplicemente difficile. Ciò che hanno trasmesso, oltre ai racconti incredibili di privazioni e pericoli, sono, ancora una volta, passione e partecipazione! Passione e partecipazione che hanno identificano il periodo del primo dopo guerra.

Anche il mondo agricolo, chiamato allora genericamente “i contadini” non resta con le mani in mano.

Appena 15 anni dopo nascono sul nostro territorio, tra Lonato e Montichiari, prima COMAB nel 1970 e poi AGRICAM nel 1973: “i contadini” si mettono insieme, progettano e danno gambe ai loro sogni, immaginano il futuro e modificano il presente, si trasformano in cooperatori!

Bill Gates, moderno guru dell’informatica ha detto: “Se oggi vado a letto non avendo fatto niente di nuovo rispetto a ieri, allora oggi è stato sprecato.” Forse hanno pensato così anche i nostri padri e i nostri nonni e gli uomini e le donne che giorno dopo giorno hanno costruito le nostre cooperative, un bene prezioso da conservare con cura.Auguri a tutti “noi del Cis” di tanta passione e partecipazione!