di Enzo Torri – Società San Lorenzo, Diocesi di Brescia
LA GENESI
La decisione della Diocesi di Brescia di costituire una propria CERS, Comunità Energetica Rinnovabile Solidale, (nella S aggiuntiva e finale si identifica la finalità solidale di questa scelta) è diretta conseguenza delle riflessioni presenti nella enciclica “Laudato Si’ ” di Papa Francesco, che sollecitava interventi forti e immediati per salvaguardare il pianeta da una deriva ambientale che ne stava mettendo in discussione la sua prospettiva. L’enciclica individuava un percorso di ecologia integrale, dove ognuno era chiamato a partecipare, svolgendo la propria parte.
Un invito rivolto al mondo e, dunque, anche la Chiesa è chiamata a fare la sua parte. Si comprende così il perché la Chiesa si sta occupando di un tema, all’apparenza, di natura solo economica. Tema raccolto, già nel 2021, dalle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani riunite a Taranto, che individuava proprio nella costituzione delle CER uno strumento per mettere in atto quel percorso. Successivamente è stato fatto proprio dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana), che invitava le parrocchie a costituirle nelle proprie comunità.
IL PERCORSO
Brescia ha risposto positivamente, con una proposta avanzata dal vice direttore dell’ufficio per l’impegno sociale, Suor Italina Parente, che lo stesso Vescovo, Mons.Tremolada, ha condiviso fortemente, assegnando a due gruppi di lavoro il compito di renderlo praticabile.
Un primo gruppo incaricato di diffondere il significato etico e valoriale (affidato a docenti e ricercatori dell’alta scuola dell’ambiente dell’Università Cattolica di Brescia), un secondo gruppo incaricato di dare sostenibilità tecnica (affidato alla società di servizi della Diocesi, San Lorenzo S.r.l.). Siamo in un momento, il 2022, dove le normative ancora non erano definite e le procedure ancora molto confuse. Infatti lo stesso Vescovo ha indicato un percorso graduale, invitando ad individuare una parrocchia come progetto pilota.
La scelta è caduta sulla parrocchia di S.Angela Merici di San Polo insieme al circolo Acli San Polo, che ha sede negli ambienti stessi della parrocchia. In quel periodo sono stati organizzati diversi incontri con i componenti del consiglio pastorale e del consiglio del circolo per approfondire e condividere il significato di un percorso che individuava che le priorità di questa scelta erano essenzialmente riferite ai temi dell’ecologia integrale, del creare una comunità solidale e dove le possibili ricadute dei benefici economici fossero destinati per progetti a beneficio della stessa comunità coinvolta.
Individuato, e condiviso, questo percorso si è passati alla fase di raccolta di consumatori: parrocchie della zona (sono 5), famiglie (circa 40 hanno manifestato attenzione) e attività in zona (fra le altre anche una cooperativa sociale e la RSA Brescia Solidale). Per la progettazione e realizzazione dell’impianto si è scelta la cooperativa Cauto (che da anni opera anche in questo ambito con la propria realtà di “Cantiere del Sole”): da sottolineare anche questa scelta, di affidare il progetto ad una realtà che inserisce nel mondo lavoro persone fragili.
LE CARATTERISTICHE TECNICHE
L’impianto sarà realizzato utilizzando i tetti degli edifici della parrocchia (compresa la chiesa): 903 mq di pannelli per una potenza installata pari a 129 KW, che genereranno energia di 157,53 MWh anno. che significa abbattimento di co2 pari a 76,72 tonnellate anno, che equivalgono a una piantumazione di circa 2300 alberi.
La situazione attuale prevede che oltre il 95% dell’energia prodotta sia condivisa, realizzando un ritorno economico intorno ai 30.000 euro all’anno. Abbiamo partecipato ad un bando Cariplo che ha deliberato un contributo di € 100.000, a fondo perduto, pari al 50% del valore dell’impianto. In tutto questo percorso siamo stati assistiti dall’Impresa Sociale Fratello Sole, una realtà di livello nazionale che assiste da molti anni parrocchie e enti religiosi sull’efficientamento degli immobili ecclesiali, ed è costituita da Diocesi e Enti religiosi, nazionali e diocesani.
IL RISULTATO
La Diocesi di Brescia, verificato che questo progetto pilota ha dato esito positivo, ha così deciso la costituzione di una unica CERS, per tutta la Diocesi, mettendo in questo modo tutte le parrocchie, ma anche aperta a tutte le realtà che, condividendone gli obiettivi, intraprenderanno questo percorso, nelle condizioni di avere già uno strumento operativo che le faciliterà nella loro realtà. Il 27 luglio scorso è stata costituita, con atto notarile e con la forma della cooperativa, la CERS Diocesana, che ha consentito di chiedere il riconoscimento al gestore nazionale (GSE) e procedere all’avvio della realizzazione degli impianti. Un passo veramente importante, che pone la Chiesa bresciana fra la prime in Italia a mettersi in campo per contribuire ad un percorso di tutela del nostro ambiente.
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