di Alessandro Bellia
L’agricoltura, fondamento della vita umana, è anche uno dei settori più pericolosi. Lo dice l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riportando che l’agricoltura presenta uno dei più alti tassi di incidenti mortali e non mortali a livello mondiale. Questa realtà è evidenziata anche dall’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (EU-OSHA), che indica come questo settore abbia un rischio di morte sul lavoro sette volte superiore rispetto ai lavoratori in altri settori.
Dati antitetici rispetto a quanto affermato da George Washington: “L’agricoltura è la più salutare, la più utile e la più nobile occupazione dell’uomo.” I rischi affrontati sono infatti molteplici. L’uso di macchinari agricoli rappresenta una delle principali fonti di pericolo. Basti pensare ai cardani dei trattori e alle macchine per la semina e la raccolta, che possono causare lesioni gravi o mortali in caso di incidenti.
Inoltre, l’esposizione a sostanze chimiche nocive, presenti nei pesticidi e nei fertilizzanti, è un’altra preoccupazione significativa. I lavori manuali ripetitivi, le posture scorrette e il sollevamento di pesi, oltre all’esposizione a condizioni climatiche avverse, aggiungono ulteriori rischi sia infortunistici che sanitari.
Per affrontare queste sfide, è essenziale adottare un approccio multifattoriale. L’educazione e la formazione, come sempre, sono fondamentali per aumentare la consapevolezza dei rischi e promuovere comportamenti sicuri sul luogo di lavoro.
Innovazione tecnica e tecnologia possono e devono essere incentrate non solamente sulla produttività ma anche sulla tutela degli operatori riducendo concretamente l’esposizione a rischi. Le normative e legislazioni rigorose possono contribuire a garantire standard minimi di protezione, ma devono essere applicate anche con un approccio consulenziale e correttivo, ove queste violazioni non siano reiterate.
Inoltre, è cruciale promuovere pratiche agricole sicure. L’adozione di tecniche agricole che riducano l’uso di sostanze chimiche nocive e promuovano la conservazione del suolo e delle risorse può contribuire a creare un ambiente di lavoro più sicuro e salutare. Migliorare la sicurezza e la salute nell’agricoltura è prioritario ed essenziale, dunque, per garantire la sostenibilità del settore e il benessere delle comunità rurali. Un impegno coordinato da parte di agricoltori, governi, e associazioni di categoria è necessario per affrontare efficacemente questa sfida e assicurarsi che in veste di agricoltori si possa lavorare in modo sicuro e salutare, contribuendo così alla sicurezza alimentare globale.
È importante infine rimanere in posizioni concorrenziali di fronte a consumatori sempre più consapevoli sulla tematica, che preferiscono le aziende agricole che adottano pratiche sostenibili e che investono nella protezione dei loro lavoratori.
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